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Valentina De Fazio
Responsabile Comunicazione
Gariwo, la foresta dei Giusti
Pietro Rossano, Giovanni Falcone con Francesca Morvillo e gli "angeli custodi" della scorta, Boris Giuliano, Moshe Bejski, Marianella Garcia Villas e Pasquale Pistorio sono le nuove figure esemplari onorate lo scorso 1 dicembre nel Giardino dei Giusti della Valle dei Templi ad Agrigento. La toccante cerimonia è stata preceduta dalla tavola rotonda "I Giusti del mondo" nella Sala Conferenze della Casa Sanfilippo, alla presenza delle massime autorità civili e religiose e di molti studenti delle scuole medie e superiori. L’incontro era organizzato dall’Accademia di Studi Mediterranei nell’ambito della 24esima edizione del Premio Empedocle, fiore all’occhiello della città grazie all’appassionato impegno e alla straordinaria determinazione della prof.ssa Assunta Gallo. Ha introdotto i lavori il Presidente dell’Accademia Diego Galluzzo, seguito dai saluti della Vicesindaco Elisa Virone, del direttore del Parco Archeologico Valle dei Templi Giuseppe Parello e del Prefetto Nicola Diomede, che ha presieduto la tavola rotonda.
S.E. mons. Enrico dal Covolo, Magnifico Rettore della Pontificia Università Lateranense, ha presentato il forte contenuto dell’opera di Pietro Rossano, ribattezzato "Monsignor Dialogo" per il suo infaticabile impegno a favore di una conoscenza nutrita di affetto, condizione imprescindibile per esercitare la verità.
Il Presidente del Tribunale di Agrigento Pietro Maria Falcone ha ricordato il magistrato simbolo della lotta alla mafia, di tutti i servitori dello Stato che si sono opposti a "Cosa Nostra", di una Sicilia che non si arrende. Pietro Falcone ha raccontato come, appena entrato in magistratura, fosse stato assegnato all’ufficio del suo omonimo Giovanni e abbia quindi avuto il privilegio di "vivere" in diretta il "metodo Falcone". Un sistema che ha rivoluzionato le modalità delle indagini antimafia attraverso la cosiddetta "pista dei soldi", che tanti successi ha assicurato nel contrasto alle cosche.
Maurizio Auriemma, questore di Agrigento, ha introdotto lungo lo stesso solco la figura umanissima di Boris Giuliano e la sua coraggiosa tempra di investigatore, che ha saputo coadiuvare nel modo migliore l’attività di Falcone, fino a pagarne con la vita le conseguenze.
L’intervento successivo del direttore di Gariwo, la foresta dei Giusti, Ulianova Radice, ha fornito ai ragazzi presenti – e anche agli adulti, a ben vedere, visto il caloroso riscontro suscitato – le chiavi di interpretazione di alcuni aspetti della storia del Novecento, con particolare riferimento a responsabilità e gratitudine contro indifferenza e ostilità, che hanno spinto i Giusti ad agire per fermare lo sterminio degli ebrei nell’Europa occupata dai nazisti. Parole che hanno ispirato la vita di Moshe Bejski, per quasi trent’anni alla guida del Giardino dei Giusti di Gerusalemme e da cui ha preso le mosse la fondazione a Milano nel 2003 del primo Giardino dei Giusti in Italia. La nascita negli anni di ben 80 Giardini in tutte le regioni italiane e nel mondo ha portato alla creazione lo scorso ottobre di GariwoNetwork, a cui ha aderito anche il Giardino dei Giusti di Agrigento con il suo contributo unico di storia e bellezza. Questa rete muove i suoi primi passi alla vigilia dell’approvazione della legge per l’istituzione in Italia del 6 marzo come Giornata dei Giusti dell’Umanità: un riconoscimento particolarmente significativo e, allo stesso tempo, uno straordinario stimolo a proseguire per tutti i soggetti – associazioni, insegnanti, amministratori pubblici e semplici cittadini -
La giornalista Maria Cecilia Sangiorgi ha invece raccontato la toccante vicenda umana di Marianella Garcia Villas, avvocatessa salvadoregna protagonista della lotta non violenta per i diritti umani, la libertà e la giustizia sociale nel Centroamerica, ricordando attraverso di lei l’umanità di tutti i Giusti e soffermandosi inoltre su altri aspetti che hanno richiamato la mobilitazione della nostra coscienza, come l’atroce carneficina di Srebrenica o l’esodo biblico dei migranti, con i barconi affondati nel nostro Mediterraneo.
Infine il professore Paolo Arullani, presidente della University Foundation Rome Biomedical-
A chiudere i lavori è intervenuto per un saluto il Direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Agrigento Raffaele Zarbo, che ha esortato i ragazzi a seguire l’esempio dei Giusti, ricordando l’alto valore morale del loro messaggio.
Al termine della tavola rotonda è iniziata la scopertura delle stele con la dedica degli alberi nel Giardino del Parco Archeologico, sotto la direzione del Prefetto Diomede, che ha ricevuto i sentiti ringraziamenti dell’animatrice e benefattrice di questo Giardino, Assunta Gallo, per la convinzione con cui il Prefetto ha sostenuto la sua nascita.
Da parte nostra possiamo aggiungere che sicuramente non solo la città di Agrigento, con la sua meravigliosa Valle dei Templi, deve molto a questa donna eccezionale, ma anche la Sicilia e l’Italia tutta le sono debitrici per la caparbietà, l’intelligenza, la passione e la forza con cui ha portato avanti in tutti questi anni l’impegno culturale della sua Accademia e ora del Giardino dei Giusti.
Tavola Rotonda su "I Giusti di tutto il Mondo"
Venerdì -
INTRODUZIONE AI LAVORI
Avv. Diego Galluzzo, Presidente dell’Accademia di Studi Mediterranei
SALUTI DELLE AUTORITA'
Dott. Calogero Firetto, Sindaco di Agrigento
S.E. Dott. Nicola Diomede, Prefetto di Agrigento
Dott. Giuseppe Parello, Direttore del Parco Archeologico di Agrigento
Dott. Raffaele Zarbo, Direttore Ufficio Scolastico Provinciale di Agrigento
PRESIEDE
Prof. Vincenzo Fazio, Presidente del Comitato Scientifico dell’Accademia
INTERVENTI
S. E. mons. Enrico Dal Covolo, Magnifico Rettore della Pontificia Università Lateranense S.D.B.
Pietro Rossano, “Uomo Giusto” per il dialogo nei suoi complessi significati e per un nuovo sentire della Teologia delle religioni: andò per i cinque continenti ad aprire gli uomini alla fraternità e alla cultura come fucina per costruire la civiltà dell'amore.
Dott. Pietro Maria Falcone, Presidente del Tribunale di Agrigento
Giovanni Falcone, martire della causa della giustizia che, con Paolo Borsellino, intravide il mosaico del gigantesco fenomeno criminale mafioso, usò la chiave di lettura di un nuovo sistema investigativo, proclamò con la vita che il Bene è sempre più forte del male: con Lui pagarono il prezzo della vita , la moglie, la scorta che, simboleggiano tutti i martiri fedeli servitori dello Stato. Lasciò in eredità un aforisma come precetto: "Gli uomini passano, le idee restano".
Il nuovo asteroide 60183 si chiama Falcone.
Dott. Maurizio Auriemma, Questore di Agrigento
Boris Giuliano, coraggioso investigatore della Polizia, sempre in trincea contro la mafia, tumore maligno della società, contro la sua prepotenza e sanguinaria violenza, persona ricchissima di umanità e professionalità.
Dott.ssa Angela Ulianova Radice, Direttrice di Gariwo
Moshe Bejski, testimone, con la Sua esaltante vita e il Suo combattivo coraggio della necessità vitale di difendere i diritti inviolabili di ogni essere umano, di tutti gli esseri umani, che ha squarciato “il velo di carta” del nostro vivere quotidiano, inondandolo di una intensa luce di verità.
Prof.ssa Maria Cecilia Sangiorgi, Giornalista
Marianella Garcia Villas e a “I Giusti del mondo”, che, silenziosi e spesso sconosciuti, in questo universo lacerato da storici genocidi, torture,violenze, orridi totalitarismi, hanno salvato non solo persone ma il mondo… dalla disumanità.
Prof. Paolo Arullani, Presidente University Foundation Rome Biomedical Campus
Pasquale Pistorio, fondatore della "Pistorio Foundation" in aiuto dei Bambini bisognosi del mondo con il sogno di renderli liberi da terrori e da desolazioni, i Bambini splendidi di gioia... Gli sussurrano..."Grazie" per avere sublimato i Diritti dell'infanzia.
Ore 12.00 -